Il nostro testo si trova in Isaia 51:1.
Leggiamo in Isaia cap. 51, verso 1: “Ascoltatemi, voi che perseguite la giustizia e cercate l'Eterno! Guardate alla roccia da cui siete stati tagliati e alla buca della cava da cui siete stati cavati”.
Tutta la Sacra Scrittura include tutto il piano di salvezza. Tutto ciò che ha a che fare con la caduta, con la redenzione e con il compimento, ogni cosa è in questo Libro. Giusto per avere davanti a noi come Dio si è già rivelato nell’Antico Testamento nella Colonna di fuoco, come Roccia, Dio si è già rivelato nell’Antico Testamento e poi nel Nuovo Testamento. Egli divenne uomo a motivo dell’umanità. Egli rimase ciò che era e tuttavia divenne uno di noi affinché potessimo diventare come Lui. Se andiamo in Esodo cap. 33, là abbiamo la meravigliosa Parola in merito a ciò che Mosè sperimentò con il Signore Dio. Sta scritto in Esodo cap. 33, verso 17: “L'Eterno disse a Mosè: Farò anche questa cosa che hai chiesto, poiché tu hai trovato grazia ai miei occhi e ti conosco personalmente”. Come è certo che il Signore ha rivelato il Suo nome a Mosè, che in seguito fu posto sul popolo d’Israele, così è certo che il Signore conosceva il Suo servo Mosè. Tuttavia, ascoltate adesso ciò che è scritto qui, nel verso 18: “Allora Mosè disse: Deh, fammi vedere la tua gloria!
Come preghiamo noi? Come veniamo alla riunione, cosa ci aspettiamo da Dio? Mosè fece la richiesta, e poi sta scritto nel verso 19: “L'Eterno gli rispose: Io farò passare davanti a te tutta la mia bontà e proclamerò il nome dell'Eterno davanti a te. Farò grazia a chi farò grazia e avrò pietà di chi avrò pietà”. Ed ora viene la parte speciale, ascoltate attentamente il verso 20: “Disse ancora: Tu non puoi vedere la mia faccia, perché nessun uomo mi può vedere e vivere». Quindi l'Eterno disse: Ecco un luogo vicino a me; tu starai sulla roccia”. “Un luogo vicino a me”; già una rivelazione di Sé stesso. Non un’altra persona, ma una manifestazione che è già in collegamento con il piano di salvezza. “Tu starai sopra la roccia”, quello è nel verso 21. Nel verso 22 leggiamo: “…e mentre passerà la mia gloria, io ti metterò in una fenditura della roccia e ti coprirò con la mia mano, finché io sia passato”. Una volta sopra la roccia e poi messo nella fenditura della roccia, per essere al sicuro là. “Su questa roccia Io edificherò la Mia Chiesa”. E noi non siamo soltanto sulla roccia, noi siamo al sicuro in Lui. Qualunque cosa possa accadere, noi siamo al sicuro in Lui. Questi meravigliosi passi della Scrittura in riferimento al Nuovo Testamento, dovrebbero incoraggiarci a credere con tutto il nostro cuore ciò che Dio ha detto nella Sua Parola. Leggiamo al riguardo in Numeri cap. 20, per vedere ciò che accadde con la roccia che era già un accenno per la rivelazione di Dio in Cristo, nell’Antico Testamento. Leggiamo in Numeri cap. 20, dal verso 6 al verso 10. Qui ci viene riferito come Aaronne e Mosè andarono alla roccia e come dovevano parlare alla roccia; come Mosè colpì la roccia e come l’acqua uscì abbondantemente.
Quando Isaia dice: “Guardate alla roccia,” allora dobbiamo sapere a chi si riferisce. Nella descrizione in Numeri 20, dal verso 6 al verso 13, abbiamo l’intero rapporto di quello che Mosè ha sperimentato con tutto il popolo d’Israele. Se poi possiamo fare un collegamento con il Nuovo Testamento, come già menzionato, Matteo cap. 16, verso 16: “Sopra questa roccia Io edificherò la Mia Chiesa”. E poi da lì andiamo in 1. Corinzi cap. 10, e là, nel Nuovo Testamento, ci viene detto chi era la roccia che Mosè aveva colpito e che fu con Israele nel deserto. Leggiamo in 1. Corinzi cap. 10, dal verso 1: “Ora, fratelli, non voglio che ignoriate che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola e tutti passarono attraverso il mare”. Verso 2: “tutti furono battezzati per Mosè nella nuvola e nel mare, tutti mangiarono il medesimo cibo spirituale, e tutti bevvero la medesima bevanda spirituale, perché bevevano dalla roccia spirituale che li seguiva; or quella roccia era Cristo”.
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